Il LAM è specializzato in tecniche analitiche non invasive applicate ai beni culturali. Oltre ad avere access alle strutture interdipartimentali tipiche della caratterizzazione dei materiali , presso il CIGS (www.cigs.unimore.it) dispone ed ha sviluppato nel tempo attrezzature portatili dedicate all’impiego sul campo per la caratterizzazione dei beni culturali, come colorimetri portatili, glossimetri, microscopi ottici portatili, sensori per la misura dell’umidità, sensori per la misura delle proprietà dielettriche e sensori per la misura non distruttiva del modulo elastico di materiali isotropi. Il LAM ha anche accesso al LAT:MAT, laboratorio di analisi termiche del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, in collaborazione con Netzsch ( https://www.youtube.com/watch?v=izBNfNAP_Bg), in cui condurre caratterizzazioni distruttive su piccoli campioni.

Il LAM è’ anche attivo nell’archeologia sperimentale, ed in particolare di materiali ceramici, vetrosi e metallici, con la realizzazione già nell’anno 2000 di un forno a cupola per la produzione di tessere musive, finalizzato alla comprensione delle attività produttive di tali manufatti vetrosi, anche attraverso lo studio delle scorie e dei residui di combustione.

Il LAM si occupa anche dello sviluppo di nuovi materiali e tecniche per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, da materiali leganti per il consolidamento e il restauro, tra cui nuove formulazioni geopolimeriche, fino alla produzione di supporti per la valorizzazione dei beni culturali o per la realizzazione di repliche attraverso tecniche di fabbricazione additiva.